Cos’è il dolore neuropatico?
Il dolore neuropatico insorge come diretta conseguenza di un danno o di una malattia che colpisce il sistema nervoso.
A differenza di quello tessutale (il “dolore normale” che consegue al danno dei tessuti e scompare quando il danno si ripara), quello neuropatico è un “dolore anormale” (“patologico”) prodotto dalle lesioni o dalle disfunzioni neuronali.
Quali sono le cause del dolore neuropatico?
Le neuropatie (neuropatia significa, letteralmente, “sofferenza di tessuto nervoso”) sono suddivise in:
neuropatie ereditarie
acquisite (provocate da patologie o traumi)
idiopatiche (dalle cause non note)
Alcune neuropatie causate da patologie o da traumi:
Fibromialgia, nevralgia del trigemino, sindrome del tunnel carpale, nevralgia post-erpetica, neuropatia diabetica, sindrome dell’arto fantasma, lombosciatalgia, cervicobrachialgia, vulvodinia, malattie croniche renali, traumi alla colonna per intervento chirurgico, caduta accidentale, incidente stradale o frattura ossea, trattamento chemioterapico per la cura di un tumore.
Come si fa la diagnosi?
Durante la visita medica saranno raccolte le informazioni utili a ricostruire la storia clinica e verrà eseguito un esame fisico neurologico.
Potranno essere utilizzati questionari specifici per rilevarne le caratteristiche.
Potranno essere richiesti test diagnostici di approfondimento, indagini per valutare la conduzione nelle fibre nervose.
La diagnosi definitiva è esclusivamente clinica, in quanto nessun esame strumentale può fornire una prova certa di dolore neuropatico.
Una serie di segni e sintomi ci permettono di formulare una diagnosi: il dolore è descritto dal paziente come un bruciore intenso e continuo nella zona interessata, scosse elettriche, sensazioni di freddo doloroso, formicolio, punture di spillo, intorpidimento o sensazione di prurito,il dolore può essere causato o peggiorato dallo sfioramento della pelle. Nell’area del dolore può essere presente ipoestesia al tatto o alla puntura.
Come si cura il dolore neuropatico?
La prima opzione terapeutica solitamente i farmaci: gli antidepressivi triciclici, i gabapentinoidi, SNRI o il cerotto di lidocaina al 5%.
La scelta dipende dalla tipologia del paziente, soprattutto in rapporto ai possibili effetti collaterali.
In alternativa alla terapia farmacologica ci sono le tecniche di neuromodulazione sia centrale che periferiche.
Tra le tecniche di neuromodulazione periferica bisogna considerare:
1) SCRAMBLER THERAPY (senza effetti collaterali e non invasiva, che toglie subito il dolore)
2) PENS THERAPY
3) STIM ROUTER